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CampusBorri.gif (3193 byte) La prima Scuola di Naturopatia on-line
Una esperienza pluriennale come garanzia per un nuovo Iscritto al Corso Triennale di Naturopatia alle specializzazioni di Riflessologia, Erboristeria, ecc.
 
 
Ferro
Ferro
necessario per il trasporto dell’ossigeno nel sangue
 
è presente in
si trova in tutte le verdure a foglia verde, albicocche, prezzemolo, frutta secca, fave, patate, cereali, pane integrale, pesce, carne rossa, fegato, pollame, cacao, tuorlo d’uovo, lievito,   l’assorbimento di tale minerale è favorito dalla vitamina C; è presente in: cibi specialmente carni, crostacei, fegato, interiora, birra, vino, pentole, tubature in ferro, acqua potabile, integratori alimentari, ripetute trasfusioni di sangue, contenitori galvanizzati con il ferro.
Il ferro è responsabile del trasporto dell'ossigeno nei tessuti e partecipa all'attività di importanti sistemi enzimatici.
Sono cibi ricchi di ferro la carne e in particolare il fegato.
 
Altre fonti di ferro sono i cereali integrali, le verdure, i legumi, i molluschi.
 
Il fabbisogno giornaliero di ferro varia a seconda dei casi e delle fasce di età: esso infatti aumenta durante le mestruazioni, le emorragie, i periodi di rapida crescita e ogni volta che si verifica una perdita di sangue.
 
In generale si raccomanda un'assunzione giornaliera di 12 mg per le donne dagli 11 ai 50 anni. Le gestanti hanno un fabbisogno di ferro di 30 mg/die e le donne che allattano di 15 mg/die.
 
Gli uomini dagli 11 ai 18 anni hanno un fabbisogno di 12 mg/die, mentre dai 19 anni in su di 10 mg/die.
 
I bambini dai 6 mesi ai 10 anni devono assumerne 9 mg/die (per i neonati sino a 6 mesi la dose consigliata è di 7 mg/die).
 
La più importante manifestazione di possibile carenza di ferro è l'anemia, caratterizzata da pallore e astenia.
 
Insufficienti assunzioni del ferro sono anche associate a una suscettibilità alle malattie infettive.
 
Le migliori fonti dietetiche di ferro sono:
Alga marina   
Germe di grano
Anacardio   
Melassa
Carne magra e lingua   
Noci
Caviale   
Pane arricchito
Ceci   
Pistacchi
Cozze   
Prodotti integrali
Fegato   
Semi di zucca
Foglie verdi   
Tuorlo
Formaggio Cheddar
 
Nota: il corpo umano assimila parzialmente il ferro contenuto negli alimenti anche in quelli molto ricchi di tale minerale. Solo il 10% circa del ferro alimentare è assimilato dal cibo consumato da un individuo con riserve normali di minerale. Soggetti con carenze di ferro possono tuttavia assimilarne dal 20 al 30%.
 
Assimilazione e riserva

L’organismo può utilizzare il ferro sia allo stato ossidato (ferro ferroso Fe++), che allo stato ridotto (ferro ferrico Fe+++);tuttavia viene utilizzato prevalentemente il ferro ossidato, infatti il ferro ferrico viene preventivamente ossidato prima di essere assorbito dall’organismo. L’immissione del ferro avviene attraverso il cibo, ma solo il 2-4% di esso viene poi assorbito entro 4 ore dall’ingerimento, nella parte superiore dell’intestino tenue e principalmente depositato nel fegato, nella milza, nel midollo spinale e nel sangue. Il ferro rimane in queste sedi, quasi come in “depositi”, dove viene continuamente utilizzato, ma mai del tutto consumato o distrutto, e solo piccolissime quantità vengono poi eliminate dall’organismo. Virtualmente nessuna quantità di ferro viene eliminata attraverso le urine, ma le porzioni non assorbite, vengono eliminate attraverso le feci. Chiaramente, molti fattori ne influenzano l’assorbimento: l’acido ascorbico, ad esempio, contribuisce a ridurre il ferro ferrico in ferroso, facilitandone così l’assorbimento; viceversa, un eccesso di fosforo lo rallenta. Importanti sono anche le concentrazioni di calcio, il quale, se presenti in quantità sufficienti, può combinarsi con i fosfati e liberare così il ferro, che può essere riutilizzato. Altri fattori che interagiscono con l’assorbimento, sono: la mancanza di acido cloridrico, la somministrazione di alcali, eccessiva assunzione di cellulosa, caffè e the, e la presenza di complessi insolubili di ferro ( fitati, fosfati ).La solubilità e la disponibilità del ferro nel cibo, è invece regolata dall’acidità gastrica. E’ inoltre importante ricordare che il ferro presente nelle proteine animali è assorbito più velocemente di quello che si trova nei vegetali.

Interazione con farmaci, vitamine o minerali

•    Allopurinolo: può portare ad un eccessivo accumulo di ferro nel fegato.
•    Altri supplementi di ferro : possono portare ad un eccessivo accumulo di ferro nel fegato.
•    Antiacidi: provocano uno scarso assorbimento di ferro.
•    Calcio: la combinazione è necessaria per un efficace assorbimento di calcio.
•    Colestiramina: diminuisce l'effetto del ferro.
•    Pancreatina: diminuisce l'assorbimento di ferro.
•    Penicillamina: diminuisce l'effetto della penicillamina.
•    Rame: favorisce l'assorbimento di rame.
•    Sulfasalazina: diminuisce l'effetto del ferro.
•    Tetraciclina: diminuisce l'effetto della tetraciclina. Fare assumere il ferro 3 o 2 ore prima dopo l'assunzione.
•    Vitamina C : migliora l'effetto del ferro nella formazione dell'emoglobina.
•    Vitamina E: diminuisce l'assorbimento di ferro.
•    Zinco (alti dosaggi ): diminuisce l'assorbimento di ferro.

Interazione con altre sostanze
L'alcool aumenta l'utilizzazione di ferro. Può provocare danni agli organi. Evitare o usare con moderazione.

Bevande:

•    il latte diminuisce l'assorbimento di ferro.
•    il tè diminuisce l'assorbimento di ferro.
•    il caffè diminuisce l'assorbimento di ferro.

Dosaggi e tossicità

Il C.N.R. raccomanda un'assunzione giornaliera di ferro di 18 mg per le donne e 10 mg per gli uomini. Il fabbisogno di ferro aumenta durante le mestruazioni l'emorragie, periodi di rapida crescita. Una maggiore quantità di ferro è inoltre necessaria durante la gravidanza, quando cioè il feto in via di sviluppo costruisce la propria riserva nel fegato. Un livello tossico di ferro, può manifestarsi in singoli individui a causa di un errore genetico del metabolismo, per una trasfusione di sangue o a causa di una prolungata assunzione di ferro per via orale. Depositi eccessivi di ferro nel fegato e nella milza, in alcuni individui, possono portare a disturbi vari, quali: cirrosi epatica, diabete ed insufficienze del pancreas.

Disponibile sotto forma di:

•    Capsule: da ingoiare intere con un bicchiere colmo di liquido. Non masticare o frantumare. Ingerire durante i pasti principali o entro un'ora e mezza da essi, se non sotto diversa prescrizione.
•    Soluzione orale: da diluire in almeno 1/2 bicchiere di acqua o altro liquido. Ingerire durante i pasti principali o entro un'ora e mezza da essi, se non sotto diversa prescrizione.
•    Compresse: somministrazione come capsule.
Posologia

Tab. 2
Fabbisogni giornalieri raccomandati: valori giornalieri raccomandati dal Food and Nutrition Board of the National Research Council, 1989 (Tab. 2).
Età
RDA(*)
0-6 mesi
6 mg
6-12 mesi
10 mg
1-3 anni
10 mg
4-6 anni
10 mg
7-10 anni
10 mg
Maschi
 
11-14 anni
12 mg
15-18 anni
12 mg
19-24 anni
10 mg
25-50 anni
10 mg
51+
10 mg
Femmine
 
11-14 anni
15 mg
15-18 anni
15 mg
19- 24 anni
15 mg
25-50 anni
15 mg
51+
10 mg
Gravidanza
30 mg
Allattamento 1-6 mesi
15 mg
Allattamento + 7 mesi
15 mg
*RDA = Recommended Daily Allowance
Tab. 2

Nota: Si noti il proporzionale aumento del fabbisogno giornaliero di ferro in relazione alla crescita. Da i dieci anni in poi è richiesto un aumento di ferro più nelle femmine che nei maschi; nei periodi quali la gravidanza, questa differenza si nota maggiormente.
 
Tab. 3
LARN : valori giornalieri raccomandati dalla S.I.N.U., 1996 (Tab. 3) - Società Italiana di Nutrizione Umana.
Età
LARN (*)
6-12 mesi
7 mg
1-3   anni
7 mg
4-6   anni
9 mg
7-10 anni
9 mg
Maschi
 
11-14 anni
12 mg
15-17 anni
12 mg
18-29 anni
10 mg
30-59 anni
10 mg
60+
10 mg
Femmine
 
11-14 anni
12-18 mg
15-17 anni
18 mg
18-29 anni
18 mg
30-49 anni
18 mg
50+
10 mg
Gravidanza
30 mg
Nutrice
18 mg
*LARN = Livelli di Assorbimento giornalieri Raccomandati dei Nutrienti
Tab. 3
Come agisce questo minerale :

•    Il ferro è un componente essenziale dell'emoglobina e co-fattore di numerosi enzimi essenziali. Di tutto li ferro presente nel nostro corpo, il 60-70% è immagazzinato nell'emoglobina, che insieme alla mioglobina, costituisce quel complesso che fornisce ai muscoli energia extra quando sono sottoposti a pesanti sforzi.

Altro:
•    La sideropenia nelle persone anziane potrebbe essere addebitata ad una perdita costante di sangue, causata dalla presenza di un tumore nel tratto intestinale.
Tale causa deve essere verificata.
•    La quantità di ferro contenuto negli alimenti, soprattutto se si tratta di cibi acidi può aumentare enormemente quando gli oggetti usati per cucinare sono in ferro.
•    Possono essere necessarie 3 settimane di terapia prime di ricevere il massimo beneficio.
•    Agisce meglio se combinato con la vitamina C.
Effetti:

Effetti da carenza e sintomi
La più comune carenza di ferro si manifesta in una anemia da carenza di ferro (anemia ipocromica), nella quale la quantità di emoglobina nei globuli rossi viene ridotta e le cellule di conseguenza diventano più piccole. Come in altre forme di anemia, quella da carenza di ferro riduce la capacità di trasportare l'ossigeno nel sangue e si manifesta con pallore e stanchezza anormale. Sintomi di anemia possono essere stitichezza, mancanza di lucidità, unghie fragili e difficoltà respiratoria. L'anemia emorragica, caratterizzata da emorragie interne, può non essere scoperta subito, soprattutto se associata alla perdita di sangue che può verificarsi nelle ulcere peptiche. Un'eccessiva donazione di sangue può causare questo tipo di anemia. Le infezioni e le ulcere peptiche possono portare all'anemia.

Sintomi da carenza

•    Svogliatezza.
•    Palpitazioni cardiache causate da grandi sforzi.
•    Fatica.
•    Irritabilità.
•    Pallore.
•    Screpolature alle labbra e alla lingua.
•    Difficoltà nella deglutizione.
•    Generale sensazione di salute cagionevole.

Sintomi supposti non dimostrati

•    Nessuno.

Esami di laboratorio rilevatori di carenza

•    Conta dei globuli rossi.
•    Esame microscopico dei globuli rossi.
•    Sideremia.
•    Determinazione dell'emoglobina.


Chi necessita di quantità addizionali

•    Molte donne che, nell'età fertile, hanno una leggera carenza di ferro, anche se soddisfano i loro fabbisogni nutrizionali.
•    I soggetti con un introito alimentare calorico o nutrizionale inadeguato o che richiedono un incremento nutrizionale.
•    persone anziane (sopra i 55 anni di età).
•    Donne in gravidanza o che allattano.
•    I soggetti che fanno abuso di alcool o altre droghe.
•    I soggetti con malattie croniche logoranti, stress prolungati o che hanno subito da poco un intervento chirurgico.
•    Atleti o lavoratori sottoposti a pesanti attività fisiche.
•    I soggetti a cui è stata chirurgicamente rimossa una porzione del tratto gastrointestinale.
•    I soggetti con gravi ustioni o lesioni.
•    I soggetti che hanno avuto recenti perdite ematiche, in seguito ad incidenti oppure donne con forte flusso mestruale.
•    I vegetariani.
•    I neonati da 2 a 24 mesi.

Effetti benefici sulle malattie

Quando viene diagnosticata una anemia da carenza di ferro, con i sintomi caratteristici di pallore, predisposizione alla stanchezza e diminuita resistenza alle malattie, una dieta ricca di cibi ad alto contenuto di ferro ed una contemporanea assunzione di vitamina C accelereranno il ristabilimento dell'emoglobina a livelli normali. L'anemia perniciosa viene trattata con successo con dosi terapeutiche di sali di ferro organici ed inorganici. Il ferro è il minerale più importante per la prevenzione dell'anemia durante le mestruazioni. Il ferro può inoltre rivelarsi benefico nel trattamento delle leucemie e delle coliti.

Effetti dimostrati

•    Previene e cura sideropenia dovuta ad una dieta carente di questo minerale o ad altre cause.
•    Stimola la produzione di emoglobina del midollo osseo.
•    E' presente in numerosi enzimi e proteine.

Effetti benefici, supposti non dimostrati

•    Indispensabile nella cura dell'alcolemia.
•    Attenua la sintomatologia dolorosa associata al ciclo mestruale.
•    Stimola il sistema immunitario.
•    Migliora il rendimento fisico.
•    Previene i disordini dell'apprendimento nei bambini.

Avvertenze e precauzioni

Evitare l'assunzione nel caso di:

•    Allergia a qualsiasi integratore di ferro.
•    Epatite acuta.
•    Emosiderosi o emocromatosi ( condizioni che implicano un eccesso di ferro nel corpo ).
•    Anemia emolitica.
•    Trasfusioni ripetute di sangue.

Occorre intervenire nel caso di:

•    Gravidanza nell'intero periodo.
•    Intervento chirurgico allo stomaco.
•    Ulcera peptica, enterite, colite.
•    Pancreatite o epatite.
•    Alcolismo.
•    Malattie renali.
•    Artrite reumatoide.
•    Disturbi intestinali.

Sopra i 55 anni di età:

•    Aumenta la probabilità che si verifichi una carenza. Consigliare frequenti controlli
per rilevare eventuali sintomi di anemia o costanti perdite ematiche attraverso le
feci.

Gravidanza:

•    Il fabbisogno di ferro aumenta. Preventivare i controlli. Durante i primi 3 mesi, valutare una eventuale integrazione.
•    Evitare le megadosi.

Allattamento:

•    Non sono probabilmente necessarie integrazioni in soggetti sani e che consumino una dieta bilanciata.
•    Il bambino può richiedere un'integrazione.
•    Evitare le megadosi.
•    Effetto sugli esami di laboratorio : può essere la causa di risultati anomali nella bilirubina ematica, nella calcemia, nella sideremia, negli speciali studi radioattivi delle ossa, con il tecnetio ( Tc 99m agente marcante ), esame per rilevare la presenza di sangue nelle feci.

Conservazione:

•    Conservare in luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta, ma non congelare.
•    Tenere lontano dalla portata dei bambini.

Altro:

•    Il ferro può essere accumulato fino a raggiungere livelli dannosi ( emosiderosi ) in pazienti con insufficienza renale cronica, morbo di Hodgkin, artrite reumatoide.
•    Un uso prolungato di altre dosi può causare emocromatosi, che provoca pelle color bronzo, diabete, danni epatici, impotenza, problemi cardiaci.

Sovradosaggio/tossicità

Segni iniziali: melena, forte nausea, dolori addominali, ematemesi.
Segni conclamati: debolezza, collasso, pallore, labbra bluastre, mani, dita e unghie bluastre, respiro poco profondo, convulsioni, coma, battiti cardiaci deboli o veloci.

•    Per i sintomi da sovradosaggio: interrompere il trattamento e valutare l 'intervento. Vedi "Controindicazioni, effetti collaterali sintomi da sovradosaggi”
•    Per i sintomi da overdose accidentale (come nel caso di un bambino che ne abbia ingerita un'intera bottiglia): telefonate al Pronto Soccorso o al più vicino centro anti-veleni.

Controindicazioni, effetti collaterali o sintomi da sovradosaggio

•    Denti macchiati: dissolvere in acqua o in succo di frutta per diminuire l'effetto. Lavare i denti con bicarbonato di sodio o perossido di idrogeno.
•    Dolori addominali: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
•    Dolori al torace: ricorrere ad un intervento d'urgenza.
•    Feci nere o grigie: niente.
•    Mal di gola: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
•    Melena: ricorrere ad un intervento d'urgenza.
•    Sonnolenza: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
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