- Esempio ridotto di MANUALE ELETTRONICO realizzato per la Rete
- Massaggi al piede e Podoterapia
- Il piede è, probabilmente, la parte del corpo che ha più
bisogno delle cure del massaggiatore.
Formato da 28 ossa ed un elevato numero di muscoli, è sede di decine di migliaia di
terminazioni nervose, le cui estremità opposte raggiungono tutti i punti del corpo.
Quindi, un buon massaggio al piede ha, quindi, effetti benefici in tutto il corpo.
Ogni muscolo, organo o ghiandola del corpo umano ha almeno una terminazione nervosa che
termina nel piede, più esattamente nella pianta del piede.
Cosa significa tutto ciò? Semplicemente che quando si massaggia il piede, stimoliamo e
produciamo vari effetti anche su tutto il corpo. Su queste constatazioni si basa la podoterapia,
un sistema di diagnosi e cura che concentra la sua attenzione e tutti i suoi interventi
alla pianta del piede.
- Indice degli argomenti
- Anatomia del piede: ossa e muscoli
- Terminazioni nervose: pianta destra e pianta sinistra
- 8 fasi del massaggio al piede
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- Anatomia del piede
- Ossa del piede
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- Muscoli del piede
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- Terminazioni Nervose
- Terminazioni nervose della pianta destra 1 calotta cranica, meningi
2 ipofisi
3 cervelletto
4 tempia, mascellare superiore, incisivi
5 atlante, epistrofeo
6 ghiandole salivari
7 rachide cervicale
8 mastoide
9 linea cigolo scapolare
10 tiroide, collo
11 rachide dorsale
12 paratoroidi
13 bronchi, esofago
14 stomaco
15 pancreas
16 piloro
17 duodeno
18 rachide lombare
19 surrene
20 rene
21 uretere
22 rachide sacrale
23 vescica
24 rachide coccigeo
25 intestino tenue
26 organi genitali
27 ginocchio
28 gamba
29 piede
30 linea cingolo pelvico
31 intestino cieco
32 valvola ileo-cecale
33 colon ascendente
34 linea margino-costale
35 colon traverso
36 fegato
37 coledoco
38 cistifellea
39 plesso solare
40 polmone
41 spalla
42 cavo ascellare
43 orecchio
44 occhio
45 circolazione linfatica
46 zona debolezza generale
47 denti inferiori
47a terzo molare
47b I e II molare
47c premolari
47d canino
48 cervello
- Terminazioni nervose della pianta sinistra 1 calotta cranica, meningi
2 ipofisi
3 mastoide
4 cervelletto
5 ghiandole salivari
6 rachide cervicale
7 atlante, epistrofeo
8 bronchi, esofago
9 collo, tiroide
10 rachide dorsale
11 paratiroidi
12 stomaco
13 cardias
14 surrene
15 rene
16 rachide lombare
17 duodeno
18 uretere
19 rachide sacrale
20 intestino tenue
21 rachide coccigeo
22 vescica
23 piede
24 organi genitali
25 ginocchio
26 gamba
27 linea circolo-pelvico
28 retto
29 sigma
30 colon discendente
31 linea margino-costale
32 colon traverso
33 pancreas
34 milza
35 polmone
36 plesso solare
37 cuore
38 linea cingolo-scapolare
39 spalla
40 cavo ascellare
41 orecchio
42 occhio
43 circolazione linfatica superiore
44 denti inferiori
44a III molare
44b I e II molare
44c premolari
44d canino
45 cervello
- 8 Fasi del massaggio al piede
- Fase 1
Piegare la mano destra a pugno. Trattenere il piede del massaggiato con la mano sinistra
e, con le nocche della destra, massaggiare la pianta, disegnando piccoli cerchi e premendo
forte. Coprire tutta l'area della pianta, compreso il tallone.
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- Fase 2
Massaggiare la pianta del piede con i polpastrelli dei pollici: mentre si tiene fermo il
piede con le altre dita, disegnare piccoli cerchi su tutta la superficie.
Operare lentamente e scrupolosamente, muovendo i due pollici prim in sincronia e, poi,
alternativamente. Si tenga a mente le migliaia di terminazioni che collegano la pianta del
piede con tutte le altre parti del corpo.
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- Fase 3
Usando i polpastrelli dei pollici come descritto sopra, massaggiare la parte superiore del
piede, partende dalla base delle dita e proseguendo verso l'alto. Bisogna essere, come
sempre, accurati ed energici, e non tralasciare nemmeno un centimetro di epidermide.
Quando si raggiunge la metà del piede, vicino alla caviglia e al calcagno, sarà più
agevole continuare il massaggio servendosi dei polpastrelli delle dita e proseguire, senza
interruzioni, verso la caviglia. Arrivati alla caviglia, girare attorno alla caviglia,e
più precisamente ai malleoli, per diverse volte, con i polpastrelli delle dita:
massaggiare prima contemporaneamente i due lati e, verso la fine della fase,
alternativamente i due malleoli.
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- Fase 4
Quando si arriva alla estremità inferiore del calcagno, sollevare il piede mettendo la
mano sinistra sotto la caviglia e massagiare l'estremità del tallone con le pinte dei
polpastrelli del pollice e delle altre altre dita della mano destra, premendo con
decisione.
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- Fase 5
Guardare ora la parte anteriore del piede del massaggiato e orrervare i tendini lunghi e
sottili che corrono dalla base della caviglia a ciascun dito.
Far scorrere il polpastrello del pollice, premendo con decisione, lungo i solchi che
dividono i tendini. Partire dalla base della caviglia fino ad arrivare alla porzione di
pelle posta fra le dita, quindi, pizzicare questa porzione di pelle delicatamente usando
l'indice e il pollice come una pinza. Massaggiare, una volta, ciascun solco.
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- Fase 6
Spremere il piede afferrandolo con entrambe le mani, passando i talloni delle palme,
ravvicinati, sulla superficie superiore del piede, mentre le dita fanno forza
congiungendosi al centro della pianta.
Premere con forza, in giù, i talloni delle palme sul dorso del piede e le dita in su
sulla painta. Contemporaneamente fare scorrere con molta lentezza la base delle palme in
direzione opoosta, fermandosi alle due estremità del piede. Ripetere tre volte.
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- Fase 7
Passare alle dita del piede. Con la mano sinistra tenere fermo il piede. Con i
polpastrelli dell'indice e del pollice della mano destra afferrare la base dell'alluce.
Tirare con delicatezza, girando al tempo stesso le due dita con un movimento a cavatappi,
finché i due polpastrelli scivoleranno oltre l'alluce, lasciandolo libero.
Ripetere la stessa manovra sulle altre dita.
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- Fase 8
Terminare con l'intero piede, afferrandolo con tutte e due le palme, una posta sul dorso e
una sotto, a contatto con la pianta, e rimanere immobili per un momento.
Concentrarsi internamente, analizzando la respirazione. Immaginare di far fluire il
respiro attraaverso le mani e di mischiare le proprie energie fisiche con quelle della
persona massaggiata.
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