- 70 ore didattiche
CON IL PATROCINIO DEL MASTER DI 1° LIVELLO MEDICINE NATURALI UNIVERSITÀ DI ROMA TOR
VERGATA
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- I Corsi sono indirizzati a:
- coloro che adorano curarsi in modo naturale;
- coloro che vogliono entrare nel fantastico mondo delle erbe e
dell'aromaterapia;
- coloro che desiderano iniziare il percorso per il
conseguimento del Diploma di Naturopatia;
- Farmacisti ed Erboristi per accrescere la consulenza nei
confronti della clientela;
- Naturopati e Medici motivati ad introdurre l'aromaterapia nei
propri metodi di prevenzione e cura;
- Operatori del settore ad ogni livello.
Introduzione all'aromaterapia
Oggi il termine aromaterapia lo ritroviamo in diversi
contesti, con diversi significati e svariate caratteristiche , spesso, come accade per i
rimedi naturali, in nome di poche scrupolose campagne commerciali, banalizzando tradizioni
popolari vere o presunte a svantaggio degli aspetti autenticamente scientifici.
Il termine aromaterapia
propone in realtà almeno due importanti e differenti accezioni, che si diversificano
nella metodologia, nel tipo di operatori coinvolti e, più in particolare, nell'approccio
al paziente:
1. l'aromaterapia anglosassone o da massaggio, che usa gli
oli essenziali solame per via esterna (a parte l'azione olfattiva) ed usa in particolar
modo da personale paramedico per finalità, in genere, di rilassamento psico-fisico,
stando ad una visione olistica ed energetica;
2. l'aromaterapia francese o clinica, che somministra gli oli
essenziali tramite enteroclismi o preparazioni orali, sotto la scrupolosa supervisione di
medici e all'interno di una molteplice strategia terapeutica rigorosamente allineata ai
criteri della medicina accademica (a tale aromaterapia si ispira anche l'indirizzo
normativo accordato dalla Commissione Europea di Bruxelles).
In verità, l'aromaterapia da massaggio ha,
una storia assai antica, anche se tuttora trova molti consensi specialmente nei paesi
anglosassoni.
L0 straordinario potere di penetrazione e diffusibilità
degli oli essenziali all'interno del corpo umano è risaputa almeno dai tempi di
Teofrasto, quindi anche l'applicazione esterna degli oli essenziali assume un suo distinto
significato, permettendo tra l'altro di trarre benefici non irrilevanti anche fra alcuni
oli essenziali che difficilmente hanno impiego (per tossicità o causticità) per via
interna.
Anche quando qualche studiosio come Tisserand si riferisce a
principi come “forza vitale o yin-yang (riportandoci, in quest'ultimo caso, alla
medicina tradizionale cinese) sapendo di affrontare un tema complesso, di fronte al quale
l'attuale assetto scientifico si trova in grande difficoltà sia a livello di patrimonio
semantico, sia a livello di nuovi modelli e strumenti conoscitivi da suggerire ed attuare,
una terra di nessuno molte volte non presa in considerazione con presunzione e convinti
sbagliando che l'organismo umano non è altro che un specie di esperimenti in vitro
(Maury).
Tisserand considera che una certa fase preparatoria al
massaggio aromaterapeutico sia necessaria , studiata su una dieta disintossicante a base
di alimenti naturali e possibili periodi di digiuno.
La balneoterapia è altresì un'altra
modalità di utilizzare gli oli essenziali (soprattutto quelli terpenici), tramite un
assorbimento che implica, contemporaneamente, cute e apparato respiratorio; si possono
avere risultatisorprendentemente favorevoli per il miglioramento dell'umore (es. in
seguito all'azione antidepressiva di canfora e gelsomino), per risolvere stati di stress e
tensione emotiva (es. attraverso l'azione calmante di lavanda o rosa).
Maurice Messeguè, li usava molto avendo ottimi risultati,
dei bagnoli di erbe alle estremità, in stretta relazione coi punti dell'agopuntura.
Svilupperemo più avanti, la questione della balneoterapia
conoscendo più a fondo gli oli essenziali.
L'Aromaterapia clinica, pur avendo
sicuramente delle incontrastabili evidenze di azione, è ancora difficile da applicazione
rappresentate soprattutto da:
- esigenza di un chemiotipo definito e con un' accurata
composizione chimica: i caratteri organolettici, le qualità fisiche (in particolare
indice di rifrazione e il potere rotatorio) e il profilo gascromatografico (casualmente
associato allo spettro di massa) sono essenziali per distinguere e caratterizzare
l'identità di un olio essenziale;
- difficile conservazione e associabilità degli oli
essenziali,scarsa maneggevolezza, volatilità;
- complicata esecuzione ed interpretazione dei riscontri
sperimentali (es. passaggio dai dati in vitro, ad es. dell'aromatogramma a quelli in
vivo);
- l' imprevedibilità dell'azione: l'effetto dell'olio
essenziale non automaticamente si riferisce alla presenza di uno specifico componente e
quantomeno non agisce come un antibiotico : ecco quì che l'azione può dipendere
anche dalle modificazioni del terreno di quell'individuo (e dallo stato di salute
generale) dall'accumulo preferenziale in certi distretti (come le membrane cellulari),
dall'azione di potenziamento su certi meccanismi immunitari o metabolico-endocrini.
- difficile standardizzazione, reperibilità o costi esosi delle
materie prime.
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